ilariakaterinov: Trascrizione della chat sui Lucchetti Babbani

Il 17 aprile scorso sono stata ospite di Marina Lenti (Guida Harry Potter per il portale SuperEva/Dada) nella chat del suo forum. Si è parlato della traduzione italiana di Harry Potter. E’ ora disponibile la trascrizione completa dell’incontro. Approfitto per ringraziare Marina e tutte le persone che sono intervenute. E’ stata davvero una bella chiacchierata.

Trascrizione:

Guida: Allora iniziamo con le domande: Mari?

Mari70: Ilaria, io ho gradito molto la tua famosa tesina… Mi hai aperto tutto un mondo

IlariaK: wow, grazie :)

Mari70: poi Kiki ci fece sapere che stavi lavorando ad un ampliamento: avevi già allora in mente di pubblicate un saggio o l’idea è nata dall’incontro con Saretta?

IlariaK: Non so quando ve l’ha detto Kiki, ma l’idea è nata appunto da Sara, che mi ha scritto una mail la scorsa estate, proponendomi di rielaborare e ampliare la tesina. So quant’è difficile pubblicare libri se non su commissione dell’editore, quindi non avevo certo in mente di sottoporlo io a un editore, quindi è stato un caso, un incontro fortuito quanto felice; il libro poi l’ho scritto in un paio di mesi, anzi meno.

Vedendo gli errori di Salani un po’ mi divertivo all’inizio, ma poi sono diventata traduttrice io stessa, e ho capito che sbagliarsi in questo mestiere è facilissimo, quindi quando vedo un errore in un libro pubblicato, oggi, mi dispiace per l’editore, non rido più!

Mari70: Alla Salani si sono sforzati col referendum sulla traduzione di quei pochi termini per i quali imo non hanno voluto sforzarsi .

Guida: quello potevano evitarlo a me non è sembrato professionale, tantomeno lo scempio dei nomi scelti nel 7.

Mari70: proprio quelli…

IlariaK: marcia indietro su tutti i fronti, io ero tanto contenta che nel quinto non avessero tradotto i nomi, e poi è arrivato Lumacorno, e poi lo scempio del settimo.

Guida: Com’è quell’aborto del ministro della magia? E tanto brutto che lo scordo sempre…

Mari70: ahhh O’tusoe :-D :-( Terribile.

Ilaria K: O’tusoe, mamma mia…

James_89: concordo con O’Tusoe!

Andrew: O’Tusoe a me era piaciuto. Per essere una traduzione scema XD. Cioè, magari le avventure del coniglio O’Tusoe nella valle degli O’Tusoe, trallallero trallallà) .

James_89: eppure poi tra i nomi tradotti dai fan ci sono alcune scelte molto buone!

Guida: James, con tutto il rispetto io ne ho visti solo due.

James_89: sì, infatti, anch’io mi riferisco a poche scelte, ma se le confrontiamo con quelle effettuate dai traduttori ufficiali!

IlariaK: io spero che un bel giorno si decidano a ritradurli tutti da capo, quand’anche fosse per un cofanetto extra-lusso dal prezzo proibitivo.

Mari70: chissà forse i nostri pronipoti ne leggeranno una traduzione decente.

Kikivalentine: io mi tengo i miei volumi con scritto Pecoranera che su ebay lo vendono a 100 euro.

IlariaK: be’ O’Tusoe fa il paio con Unci-Unci (la traduzione pi˘ assurda dell’universo). Che razza di nome è??

Andrei: Unci-Unci -> la nonna che sferruzza.

James_89: qua proprio non si può parlare di svista, ma di qualche scherzo nella mente dei traduttori nel momento in cui hanno tradotto!

IlariaK: secondo me fanno proprio delle riunioni di redazione per decidere i nomi, non credo li decida la Masini da sola.

Andrew: Se fanno le riunioni vorrà dire che O’Tusoe sarà uscito fuori da *Tizio* che faceva cadere il caffé e la Masini che gli urlava “Si’ propr’ un ottus’!” :-S

Ederina 85: Grazie alla tua tesina (non ho ancora potuto acquistare il tuo libro, mea culpa!) ho scoperto che la Rowling ha assegnato ad alcuni personaggi un “accento” particolare, o un particolare modo di esprimersi che li caratterizza, per esempio per Hagrid ( che mi pare abbia un accento di Boston): possiamo includere anche quelli di Alice nella lista delle vittime? :-P

James_89: Hagrid però nella traduzione italiana parla semplicemente in modo sgrammaticato!Inoltre, la stessa Salani attribuisce ad Hagrid un modo di parlare “palesemente sgrammaticato”, è così anche nell’originale?

IlariaK: sì, Hagrid ha l’accento di Bristol, cioè dov’è nata JKR, molti altri personaggi hanno l’accento di Londra, per esempio Mundungus e Stan Picchetto.

IlariaK: ma Hagrid non parla in modo sgrammaticato, la questione è complicata: diciamo che in Inglese se uno ha un accento forte, generalmente vuol dire che è della working class, quindi persona poco istruita. In italiano le persone poco istruite sbagliano i congiuntivi, quindi loro hanno risolto togliendo i congiuntivi a Hagrid, così si perde molto dell’effetto originale, e Hagrid sembra una persona ignorante, mentre magari non lo è, del resto ha studiato tre o quattro anni a Hogwarts, no? Solo che è difficile immaginare come si potesse fare altrimenti. Un dialetto italiano, per esempio il romanesco, era improponibile. Ma forse si poteva inventare una parlata tutta “hagridiana”, troncando qualche parola, in maniera non riconducibile a un accento regionale italiano.

Kikivalentine: perché dici che era improponibile?

IlariaK: kiki, ti immagini Hagrid che parla romanesco? In Scozia? Sarebbe ridicolo

Kikivalentine: nah, cavoli è vero…

IlariaK: molto peggio di come è ora. l’unica era inventare qualche difetto di pronuncia generico, ma purtroppo c’è poco da fare, i manuali per traduttori lo dicono chiaro: guai a tradurre un dialetto con un altro dialetto, casomai alterare la sintassi.

Kikivalentine: hai ragione perché cmq l’ambientazione è british.

Guida: però avrebbero potuto abbreviargli semplicemente le frasi, visto che smozzica tutte le parole…

IlariaK: sì guida, esatto. Troncare le parole, semplificare la sintassi, qualche termine colloquiale ma NON dialettale, immagini colorite, eccetera…Il problema è che, a parte l’assenza di congiuntivi, in Italiano Hagrid parla come tutti gli altri personaggi, non ha un accento riconoscibile. Stessa cosa per Stan Picchetto, che in inglese fa MORIRE dal ridere ma che in Italiano parla in modo quasi normale, parla come Harry, come qualsiasi ragazzo, è un peccato. Idem per Mundungus.

Mari70: prima o poi comprerò tutti i libri in inglese. Per ora ho il 1 e il 7.

IlariaK: te li consiglio, è un’esperienza diversissima dalla lettura in Italiano.

Kikivalentine: ma questo è lo scotto della traduzione, a me piaceva tantissimo il “Harry Christmas” che Dobby scrive sulle decorazioni nel 5 libro, ma che in italiano era impossibile da tradurre.

IlariaK: quello è un gioco di parole, lì c’era poco da fare purtroppo.

Hsaretta: Ilaria, come avresti reso la parlata di Stan o di Mundungus?

IlariaK: come Hagrid, con un registro molto colloquiale e qualche difetto di pronuncia.

Hasretta: Ma sarebbe stato altrettanto divertente?

IlariaK: Sara: boh, forse no, ma avremmo limitato i danni… del resto pensa a come si può tradurre in inglese un romanzo ambientato a Napoli, con il dialetto napoletano… impossibile: però si può cercare di restituire l’atmosfera.

Guida: Ilaria, hai avuto modo di appurare se il saggio si è rivelato uno strumento didattico anche per chi non sa l’Inglese? L’ha aiutato?

IlariaK: Sì, diverse persone mi hanno contattato dicendo che non sospettavano che le cose stessero così, appunto perché non potevano leggerli in Inglese.

Guida: beh mi sembra un ottimo traguardo.

Kikivalentine: oh, hai avuto tanti feedback dai lettori?

IlariaK: sì, molta gente mi ha scritto o mi ha raggiunto in msn per commentare il libro, mi ha fatto molto piacere!

Kikivalentine: e che critiche negative? Ci sono state? e se sì, di che tipo?

IlariaK: mi è capitato che una traduttrice recensisse il libro sul suo blog e facesse qualche piccola critica, per esempio che non sempre offro esempi alternativi dopo aver criticato una traduzione della Salani. Mi ha fatto piacere poterle rispondere punto per punto sul suo blog. Ma in generale, a parte la segnalazione di qualche piccolo refuso ed errorino, critiche negative non ne ho avute, almeno, non che io sappia.

Guida: beh ma mica potevi ritradurre tutto, ti uscivan le pagine gialle :-D

IlariaK: Appunto, è quel che le ho scritto.

Kikivalentine: e cosa hai ribattuto alla critica?

IlariaK: che lo spazio era limitato, che dare una mia proposta di traduzione per ogni singolo punto sarebbe stato un esercizio sterile , che non ho la presunzione di spiegare alla salani come si traducono i libri, e che in certi casi io stessa mi sarei trovata in grossa crisi.

Guida: che poi mi pare cmq che ogni tanto qualche alternativa tu la dia, no?

IlariaK: sì, a volte ne do, ma se l’avessi fatto sempre sarebbe stato noioso, e sarei sembrata la maestrina dalla penna rossa, non so se mi spiego. Poi so che qualcuno si aspettava più polemica contro la Salani, ma anche quello secondo me era sterile… alcuni fan sono infuriati, e hanno scritto alla Salani, ma io ho cercato di non scrivere da fan, diciamo.

Guida: beh sulla polemica mica puoi usare un saggio per farlo, chi lo pensa è ingenuo

IlariaK: appunto.

Guida: sicuramente certi nomi sono una sfida… Mi chiedo se la Masini ha una formazione classica… Aiuta :-D

IlariaK: mmm non so, visto il settore in cui lavora credo abbia una formazione umanistica, ma non è detto, c’è fior fiore di ingegneri in editoria, anche fra i traduttori!

Guida: a proposito di sfide… Con che criterio ti sei mossa? Nel senso, ti sei riletta tutto armata di lapis :) e poi hai deciso questo sì, questo no, non ne parlo? E perché questo sì e quell’altro no?

IlariaK: sono partita dalla tesina, e poi ho riletto tutto o quasi (quel che sono riuscita a rileggere in un mese) armata ovviamente di matita rossa e blu :P Poi mi sono riletta i lunghissimi topic sulla traduzione di HP sul forum di Badtaste e altri forum, e anche lì ho raccolto idee.

Guida: IN UN MESE?! :-O

IlariaK: ho scritto il libro in un mese circa, sì.

Guida: azz!

IlariaK: poi ho messo insieme tutto il materiale e ho buttato giù una scaletta.

Hsaretta: Che razza di schiavista quell’editore, però eh… :-S

IlariaK: e per ogni punto (ogni tipo di errore) una lista di casi; ho sottoposto il tutto a Sara e ne abbiamo discusso.

Hsaretta: mica vero, io annuivo estasiata.

IlariaK: lol, Sara, suvvia, non è vero: anzi mi avete consigliato un sacco di esempi. E una volta completata la scaletta mi sono messa a scrivere; in corso d’opera ho spostato alcuni errori da una categoria all’altra, ma poca roba.

Kikivalentine: ma quante ore dormivi per notte?

IlariaK: le mie solite 5-6, per fortuna era un periodo in cui traducevo meno del solito, cioè due soli libri invece dei consueti tre.

Guida: quindi la tesina è stata un ‘canovaccio-àncora’ per così dire, soprattutto considerate le tempistiche…da buco nero!

IlariaK: assolutamente, la struttura della tesina più o meno è riflessa fedelmente nel libro

Guida: Domando perché io non l’avevo letta :- (

IlariaK: avrei voluto lasciarla online, ma rileggendola dopo aver scritto il libro ho trovato tante di quelle ingenuità e semplificazioni (dovute alla necessità di concentrare tutto in 20 pagine) che mi sono affrettata a rimuoverla dal server :) non ti perdi niente, fidati.

Guida: ma a proposito di schiavisti: SARA, DISCOLPATI! :- ) Come mai così di corsa?

IlariaK: volevamo uscire prima possibile, tipo instant-book, prima di Natale e prima dell’uscita del settimo in Italiano.

Hsaretta: Sì, era appena uscito il libro 7 in Inglese, e chi lo aveva letto era in crisi d’astinenza perché non aveva più niente di potterico da leggere.

IlariaK: quindi il libro è stato scritto fra settembre e i primi di ottobre, più i tempi di bozze e stampa e distribuzione… Anzi, vorrei ringraziare pubblicamente anche il tipografo, che ha fatto delle corse folli, non credevo si potesse stampare un libro in due settimane! Di solito ce ne vogliono 5.

Guida: ah, ok quindi per il ‘traino’ diciamo così. Sì, capisco la strategia…

Mari70: come mai non allungare un po’ i tempi e non avete aspettato l’uscita italiana del 7? a me sarebbe piaciuto leggere anche del 7.

IlariaK: io appena ho tempo scrivo qualcosa sul settimo, poi speriamo di poterlo pubblicare

Hsaretta: casomai facciamo un bignamino tascabile ;-)

Kikivalentine: beh, hanno fatto bene, all’uscita del settimo in italiano c’era un sacco di gente interessata.

Hsaretta:c’erano tutti quelli che aspettavano il 7 in italiano che erano disposti a leggere qualunque cosa avesse una H e una P.

IlariaK: infatti, volevamo cavalcare quell’onda di entusiasmo nei due mesi precedenti all’uscita

Ederina85: mi inserisco nel discorso per porre una domanda da parte di mia sorella (che studia lingue), anche se devierò un po’ il discorso… Magari qualcuno lo ha già chiesto, ma quale può / deve essere il sentiero da seguire, per un aspirante traduttore?

IlariaK: ahia, temo sempre questa domanda… non lo so, io ho iniziato studiando per diventare redattrice e poi ho fatto uno stage in una casa editrice e mentre ero lì ho chiesto se potevo fare una prova di traduzione, ed è andata bene. Per chi è fuori dal circuito editoriale, e i traduttori lavorano sempre al di fuori, il problema è trovare contatti. Direi di mandare curricula OVUNQUE, dalla Mondadori all’editore più piccolo. Di solito una prova di traduzione non si nega a nessuno, anche se i tempi di risposta sono in media lunghi.

Guida: Sara, preparati a essere invasa dopo che va su il transcript :-D

Hsaretta: Aiuto, Guida, forse è il caso di dire che sono traduttora pur’io e che al momento siamo in autarchia! :-D

IlariaK: Dove ero io mi occupavo personalmente di valutare le prove di traduzione altrui, ed ero molto rapida :D ) . Se la prova va bene, c’è qualche speranza di ricevere una telefonata quando c’è bisogno di traduttori. Ovviamente aiuta avere più lingue (io ho solo l’inglese, ma appunto non faccio testo, me la sono cavata perché avevo già un piede in casa editrice, diciamo così), quindi non so proprio cosa consigliare agli aspiranti, se non di fare tanta pratica e rileggere mille volte le prove prima di spedirle perché si viene valutati non tanto sul curriculum (io non sono mica laureata in lingue!) ma su quelle cinque pagine.

Hsaretta: Ilaria, se qualcuno ha già tradotto qualcosa può tornare utile inviarlo o non viene considerato?

IlariaK: In che senso? se hai tradotto per conto tuo un libro che in italia non è ancora uscito? ho sentito di casi del genere, ma agli editori italiani i libri arrivano via agenzie e scout, difficilmente prendono in considerazione queste proposte, però può valere come prova di traduzione, credo. S sicuramente “fa curriculum”.

Hsaretta: No, no, intendevo proprio qualcosa come prova di traduzione.

IlariaK: Beh non ha molto senso spedire una prova, meglio spedire il curriculum, e se sono interessati ti mandano loro 5-10 pagine, del libro che vogliono loro, così ti mettono alla prova su un certo stile/registro.

IlariaK: magari traduci benissimo i romanzi ma non la saggistica… poi ogni editore pubblica generi specifici, se vuoi tradurre narrativa non scrivi al Saggiatore.

Hsaretta: (Vado OT: mi arrivò una telefonata di una traduttrice che mi proponeva la traduzione di un libro di Jardin. Ho dovuto parlarle x mezz’ora per spiegarle che il problema non è tradurre Jardin, ma avere i diritti dei suoi romanzi. E’ seguita un’altra mezz’ora di spiegazione su cosa siano i diritti… :-S) .

Guida: Anche per quel che ne so io, senz’altro meno di quel che ne sa Ilaria, è estremamente difficile che prendano qualcuno che si propone con un libro tradotto, a meno che sia un esperto in materia, perché non è detto che l’editore sia interessato a comprare i diritti della traduzione.

IlariaK: Infatti, i diritti costano, e poi non c’è modo di sapere se nel frattempo non li ha già acquistati un altro editore Italiano. Oddio, ecco, questo è un altro punto chiave: il traduttore DEVE sapere come funziona il mercato editoriale, esattamente come deve saperlo l’aspirante autore

Guida: allora è un bel casino perché l’aspirante autore medio non sa proprio nulla :D

Hsaretta: vero.

IlariaK: lo so, purtroppo, l’aspirante autore non ha idea delle tirature, della visibilità sui giornali, del fatto che se fa tremila copie deve già stappare lo champagne, del fatto che non può dirmi un giorno prima della chiusura che no, le note a piè di pagina non gli piacciono, le vuole in fondo al libro >_< (scusate, traumi da ex redattrice frustrata). Poi ci sono quelli che mettono le virgole tra soggetto e verbo, e se gliele tocchi si arrabbiano… Sono gente strana, gli autori. Spero di non essermi comportata così con le amiche cameloparde… Forse mi ha fatto bene aver vissuto entrambi i lati della barricata, redattrice e POI autrice.

Hsaretta: Le cameloparde non hanno mai battuto ciglio, Ilaria! :)

Guida: Beh, sì, una delle battaglie più frequenti è quella con gli editor, anche se magari non sono invasivi. IlariaK:ma no, in genere si cerca di toccare il meno possibile, di rispettare il testo, soprattutto i romanz.i

Guida: beh, ma ci sono quelli invasivi, anche se una minoranza. Anzi, gossipiamo un po’ su Sara :D Che tipo di editor è? ;)

IlariaK: l’editor dei sogni, nonostante il poco tempo che siamo riuscite a dedicare al libro sono state impagabili.

Hsaretta: Infatti l’abbiamo costretta a correggere pure lei le bozze :-D

IlariaK: non avrei potuto non farlo, ti pare che non leggevo le bozze del MIO libro, dopo tutte le bozze che ho letto in vita mia??

IlariaK: è stato bellissimo, perché io inserivo i commenti direttamente nel pdf delle bozze, e gliele rispedivo per mail… siamo molto tecnologiche.

Hsaretta: Diciamo che io ho dovuto fare da cuscinetto tra Ilaria e Ines&Ivana (le due cattivissime controllore).

IlariaK: poi rompevo l’anima a quelle povere donne con questioni di impaginazione, tipo “il titoletto di paragrafo io lo tirerei su di due linee…”.

Guida: Perché, ci sono anche autori che rifiutano di rileggersi le bozze? :O

IlariaK: no anzi, però magari non vanno a cercare i refusi, ma piuttosto ti cambiano metà delle frasi a pochi giorni dalla pubblicazione. Si occupano più dei contenuti, io invece sono abituata a guardare anche la forma perché è il mio lavoro, se c’è una riga vedova o un titoletto troppo basso io lo vedo subito. Un autore normale, che lavora in word, magari non lo vede. Per esempio il fatto che a pagina 5 c’è “J.K. Rowling” e a pagina 10 “JK Rowling”.

Guida: beh ma molti editori non ti lascian metter becco su quello… Sull’impaginato intendo.

IlariaK: no, ma una volta che sai quali sono le regole, anche tu, autore, puoi aiutarli a vedere dove è rimasto l’errore. E anche le norme redazionali, l’uniformità …

Guida: no, ok, quelle cose lì sì, anzi, l’editore rigoroso ti dà il suo vademecum redazionale,

IlariaK: sì, infatti, li danno anche ai traduttori.

Guida: ma per l’impaginato è come per la copertina: la maggioranza ti dice che puoi dire se ti piace o no, puoi anche suggerire ma poi sta a loro.

IlariaK: sì, questo è vero soprattutto per i grandi editori, i piccoli hanno norme redazionali meno rigide in genere e in genere si cerca di venire incontro ai desideri dell’autore. Per esempio dove lavoravo io la norma era che si scrive “familiare” e non “famigliare”; ma se un autore un po’ anziano voleva usare “famigliare” glielo lasciavamo. L’importante è che mai nel libro resti un “familiare” senza ‘gl’.

Hsaretta: io ho sfracellato le scatole alla povera Marina BDS con le eufoniche :-D mi sa che se le sogna anche di notte, porella.

IlariaK: oddio le eufoniche, chi mi conosce lo sa, io le DETESTO, però alcuni autori insistono per tenerle. Di solito bisogna chiedere gentilmente tre o quattro volte se si può per favore toglierle

Hsaretta: Cmq secondo me Newt Scamandro…( scusate, ero tornata alle speculazioni sugli animali fantastici )…

Guida: non farci stare sulle spine :D…. Hai un gossip sul vecchio Newt? 8-)

IlariaK: a quei libriccini avrei voluto dedicare un po’ più di tempo, contengono delle vere perle

Hsaretta: Nooooo! niente gossip!

Guida: azz, speravo di aprire con un titolone sulla Guida, domani ;)

IlariaK: lol.

Hsaretta: E’ vero, è che già sono molto in stile “lista”, per cui rischia di diventare un elenco di sviste della lista, non so se mi sono spiegata.

IlariaK: sì, infatti.

Hsaretta: se non altro mi sono alliterata :D

Guida: sì, non è che siano molto di ‘intrattenimento’ , piu’ di ‘dietrologia’ per fanatici ossessivi… Cioè gente come noi :D

IlariaK: esatto :)

Guida: no a parte gli scherzi, io mi sono un po’ stufata leggendoli, specialmente il quidditch

IlariaK: sì, quella parte è un po’ noiosa.

Guida: dai, vediamo cosa non ti abbiamo chiesto… Facciamo i Marzullo, fatti una domanda e datti una risposta…:D

Hsaretta: Signora Katerinov, cosa le piacerebbe che sortisse dalla pubblicazione del suo saggio?

IlariaK: a parte il Nobel per la letteratura, dice? boh xD

Hsaretta: io le augurerei una vagonata di $, ma intendo come conseguenza che lei auspicherebbe maggiormente…

IlariaK: spero di aver fatto venire voglia a qualcuno di leggere i libri in Inglese.

Guida: Sara, non scordiamo i diritti cinematografici e quelli x l’esclusiva sulla bio pls.

IlariaK: ah, già.

Guida: ;-) Aho’ quando ci si rivende bisogna farlo bene che diamine…

IlariaK: mi stupisco che Fazio non mi abbia ancora invitata a ‘Che tempo che fa’, in effetti…

Guida: beh, mi sembra che (torno seria) parecchi abbiano confermato l’intenzione di leggere i libri in rovinale proprio sulla scia del saggio.

Ilaria K: Cmq, se sono riuscita a far capire la ricchezza di questi libri anche a chi non li ha letti in originale, sarò soddisfatta. E magari spero di tradurre la Rowling, un giorno…